Giunti di dilatazione
per l’ampliamento dell’aeroporto Haneda di Tokyo in Giappone
L'ampliamento dell'Aeroporto Haneda rappresenta uno dei più grandi progetti
dell'ingegneria civile che sia mai stato realizzato.
Esso è consistito principalmente nella realizzazione di una quarta pista che, a causa della mancanza di spazio nella terraferma, è stata realizzata in parte creando un'isola artificiale e in parte costruendo una piattaforma palificata sul mare, per una lunghezza complessiva di 3120 m.
La nuova pista D è collegata all' aeroporto esistente attraverso un ponte lungo 650 metri, anch'esso realizzato con una struttura palificata sul mare.
Le varie parti della struttura: l'isola artificiale, la piattaforma palificata ed il ponte di collegamento sono stati connessi tra loro con giunti di dilatazione che oltre a garantire capacità di movimento termico e sismico, supportano i velivoli sia durante il rullaggio, che il decollo e l'atterraggio.
I carichi di progetto per i giunti di dilatazione includono l'impatto e le forze di frenatura per qualsiasi tipo di aeromobile (compreso l'Airbus A 380), come pure atterraggio di emergenza. Questi giunti consentono movimenti in tutte le direzioni fino a 1200 mm.
Il progetto dei giunti di dilatazione, che tiene conto degli elevati carichi compreso anche l'effetto della fatica, si è basato sulla tipologia a carrelli scorrevoli.
Esso è stato convalidato anche da una serie di test effettuati su un modello in scala reale largo tre metri. Durante le simulazioni sismiche, al prototipo state impresse velocità fino a 1, 5 m/s e accelerazioni fino a 0,8 g.
Sono state portate a termine prove per carichi statici, simulanti impatto e frenatura, nonché per carichi dinamici per simulare l'effetto della fatica per un totale di dodici milioni di cicli.
Tutte le prove hanno avuto successo e si è dimostrata l'idoneità del progetto. Sono stati forniti in totale circa 1000 m di giunto, di cui 427 m del tipo a carrelli scorrevoli.
È importante sottolineare, inoltre, che il giorno 11 marzo 2011 a seguito del catastrofico evento sismico avvenuto al largo della costa giapponese settentrionale, con epicentro in mare e con successivo tsunami, i nostri giunti hanno superato il più severo dei test rimanendo indenni al violentissimo terremoto di magnitudo pari a 8,9 gradi della scala Richter, il più potente mai misurato in Giappone ed il quarto a livello mondiale.